Come ben noto a chi si è affacciato alle API di Google, il più delle volte il loro utilizzo è subordinato a qualche riga di JavaScript (come già visto per Google Maps).
Già con Google Chart le API di Google hanno perso questa loro "immersione" in codice JavaScript, affidandosi alle più maneggievoli richieste HTTP (HTTP Request).
Una richiesta HTTP è composta da una URI (Uniform Resource Identifier) e da una successione si parametri nella forma {?name=value}.
Con il seguente indirizzo, possiamo ottenere il seguente grafico a torta.
Già con Google Chart le API di Google hanno perso questa loro "immersione" in codice JavaScript, affidandosi alle più maneggievoli richieste HTTP (HTTP Request).
Una richiesta HTTP è composta da una URI (Uniform Resource Identifier) e da una successione si parametri nella forma {?name=value}.
Con il seguente indirizzo, possiamo ottenere il seguente grafico a torta.
http://chart.apis.google.com/chart?cht=p3&chd=s:hW&chs=250x100&chl=CGdM%7CIT
Le opzioni possibili sono molteplici, ed il solo limite è dato dalla fantasia :D
Sulla stessa scia, BigG ha annunciato la pubblicazione delle Google Static Maps API, che sono quasi del tutto equivalenti alle API di Maps richiamandole attraverso una HTTP Request.
L'immagine restituita delle Static Maps API è una GIF, con dimensioni limitate, contenente una porsione delle mappe presenti su Google Maps. Rispetto al tradizionale metodo embedding in JavaScript, si hanno dei limiti sulle richieste uniche (mille giornaliere) e necessita di una Maps API key, così come per le API with JavaScript.
I pregi di una siffatta architettura risiedono nella maggiore flessibilità dei tag img, ampia manutenibilità e minor carico computazionale per le operazioni di solo viewing di geolocalizzazioni.
Sulla stessa scia, BigG ha annunciato la pubblicazione delle Google Static Maps API, che sono quasi del tutto equivalenti alle API di Maps richiamandole attraverso una HTTP Request.
L'immagine restituita delle Static Maps API è una GIF, con dimensioni limitate, contenente una porsione delle mappe presenti su Google Maps. Rispetto al tradizionale metodo embedding in JavaScript, si hanno dei limiti sulle richieste uniche (mille giornaliere) e necessita di una Maps API key, così come per le API with JavaScript.
I pregi di una siffatta architettura risiedono nella maggiore flessibilità dei tag img, ampia manutenibilità e minor carico computazionale per le operazioni di solo viewing di geolocalizzazioni.
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